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15 Aprile 2025Negli ultimi anni si parla sempre più spesso di elettrico, ma tra le pieghe di questa rivoluzione silenziosa sta nascendo una tecnologia altrettanto affascinante: le auto a idrogeno. Poco rumorose, zero emissioni dallo scarico e tempi di rifornimento simili a quelli di un’auto a benzina. Ma sono davvero l’alternativa alle EV a batteria? Scopriamolo insieme.
Cos’è un’auto a idrogeno e come funziona?
Le auto a idrogeno utilizzano celle a combustibile (fuel cell) per generare elettricità direttamente a bordo. L’idrogeno immagazzinato in serbatoi ad alta pressione viene combinato con l’ossigeno dell’aria: la reazione chimica produce elettricità che alimenta un motore elettrico, emettendo solo vapore acqueo. Niente pistoni, niente olio, niente rumori meccanici. Solo energia pulita.
In pratica, è un’auto elettrica che si “carica” in pochi minuti al distributore, senza le attese della ricarica classica.
I modelli attualmente disponibili
Oggi il mercato è ancora ristretto, ma ci sono già alcuni modelli acquistabili (anche se non facilmente ovunque). Tra i più noti:
- Toyota Mirai – La pioniera, già alla seconda generazione. Comfort da berlina premium e autonomia reale di circa 600 km.
- Hyundai Nexo – Un SUV spazioso, tecnologico e con oltre 650 km dichiarati. Uno dei più venduti al mondo nel suo segmento.
- BMW iX5 Hydrogen – In fase sperimentale, ma promette di portare l’idrogeno anche nel mondo premium tedesco.
- Honda Clarity Fuel Cell – Fuori produzione in Europa, ma ancora una pietra miliare nello sviluppo.
Rifornimento: la vera sfida
Ad oggi, la vera barriera alla diffusione non è la tecnologia, ma l’infrastruttura. In Italia i distributori pubblici di idrogeno si contano sulle dita di una mano. Ce ne sono alcuni operativi (Bolzano e Venezia Mestre tra i più noti), altri in arrivo, ma il quadro è ancora troppo frammentato per supportare un’adozione su larga scala.
Per fare un pieno, bastano 3-5 minuti, ma trovare dove farlo è il problema.
E i costi?
Un’auto a idrogeno costa ancora tanto: la Toyota Mirai parte da circa 70.000 euro, anche se sono disponibili agevolazioni in alcune regioni. Il prezzo del rifornimento, invece, si aggira intorno a 10-13 €/kg e un pieno da 5 kg offre circa 500-600 km di autonomia. Più caro dell’elettrico tradizionale, ma più rapido e comodo per chi fa lunghi viaggi.
Idrogeno verde: il nodo ambientale
Non tutto l’idrogeno è “pulito”. Solo quello prodotto da fonti rinnovabili (il cosiddetto idrogeno verde) può essere considerato sostenibile al 100%. Oggi, la maggior parte dell’idrogeno in commercio è ancora ottenuto da gas naturale (idrogeno grigio), con un’impronta di carbonio significativa. La sfida, quindi, non è solo tecnologica, ma anche industriale e politica.
Le auto a idrogeno rappresentano una strada alternativa, concreta e affascinante nel mondo della mobilità sostenibile. Ma per uscire dalla nicchia servono infrastrutture, investimenti e una visione a lungo termine. Non sono (ancora) per tutti, ma chi guarda al futuro sa che l’idrogeno potrebbe essere il ponte tra elettrico e indipendenza energetica.
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